giovedì 25 aprile 2013

La prima torre del telescopio sottomarino Km3Net, cacciatore di neutrini


Posata la prima 'pietra' del telescopio sottomarino che nascerà sotto il mare della Sicilia e destinato a studiare i neutrini cosmici: è una torre alta 400 metri, installata a 3.500 metri di profondità.
La posa di questa prima struttura sarà seguita, nei prossimi mesi, da una 'selva' di centinaia di torri che costituiranno l'esperimento europeo Km3Net, che coinvolge dieci Paesi e al quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), numerose università.
La posa della prima torre ha richiesto più di 24 ore ed è avvenuta nello Ionio meridionale, a circa 80 chilometri al largo di Capo Passero. Il progetto Km3Net prevede la realizzazione di un telescopio sottomarino in grado di osservare gli sfuggenti neutrini attraverso una sorta di enorme gabbia sottomarina di un chilometro di lato. Le torri fungeranno da supporto per decine di migliaia di sensori ottici (fotomoltiplicatori), ''occhi'' elettronici che formeranno un'antenna sottomarina in grado di rilevare la scia luminosa prodotta dalle rare interazioni dei neutrini di origine astrofisica con l'acqua di mare.

Il complesso di torri costituirà un telescopio per neutrini cosmici di alta energia, che punta a identificare le sorgenti di raggi cosmici e di antimateria. "Ora - ha spiegato il direttore dei Laboratori Nazionali del Sud (Lns) dell'Infn, Giacomo Cuttone - si è avviata la fase di caratterizzazione dell'apparato e di acquisizione dei segnali ottici, acustici e oceanografici. Questa attività rappresenta il punto di partenza della realizzazione del rivelatore Km3Net nel sito di Capo Passero dei Lns"

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