giovedì 9 maggio 2013

Chess Boxing (pugilato-scacchi)


La Chess Boxing è nata all'inizio solo come un'invenzione di un "grande" del fumetto francese, Enki Bilal, che una ventina d'anni fa, aveva immaginato una competizione in cui gli sfidanti alternavano combattimenti di scacchi a incontri di boxe davanti alla scacchiera.
"Chessboxe". così si chiama questo connubio di due attività solo apparentemente contraddittorie tra di loro. Sia il pugilato che gli scacchi hanno in comune tante e significative sfaccettature. La strategia di un combattimento di boxe è pari a quella che un giocatore di scacchi deve mettere in essere durante la sua partita.Lo sforzo psicofisico che viene richiesto ai due contendenti è estremamente elevato in quanto le due discipline spingono gli atleti al loro limite, sia sul piano fisico che su quello mentale e quando, al suono del gong che decreta la fine del round di pugilato, dopo essersi sfilati i guantoni, ci si accinge a sedersi davanti alla scacchiera, lo sforzo psicologico che serve per tornare a parlare di scacchi, che necessita per addentrarsi nuovamente nella strategia delle varie " mosse" è davvero tanto.

REGOLE:
I due sfidanti si affrontano sulla distanza di un massimo di undici riprese, in cui vengono alternati un round di scacchi ed uno di pugilato, iniziando con un round di scacchi della durata di quattro minuti, seguito da uno di pugilato della durata di tre minuti. Tra un round e l'altro c'è un minuto di pausa, per consentire ai contendenti di cambiarsi.
La variante di scacchi utilizzata per gli incontri è un gioco rapido con venti minuti a disposizione dei giocatori per completare la partita. Se un combattente non muove durante il suo turno può essere ammonito dall'arbitro, e da quel momento ha dieci secondi per effettuare una mossa.
L'incontro può terminare per knockout, per scacco matto, per decisione del giudice o per esaurimento dei venti minuti a disposizione da parte di uno dei due contendenti.

Nessun commento:

Posta un commento