L'acido linoleico coniugato, più semplicemente CLA, è un isomero del più noto acido linoleico, acido grasso polinsaturo appartenente alla famiglia degli omega 6.
L'importanza del CLA nell'alimentazione umana non si deve unicamente al classico ruolo "nutrizionale" di acido grasso, ma ad una serie di effetti metabolici e biochimici documentati da una vasta letteratura che ad oggi conta più di 1000 studi a riguardo.
Nonostante il grandissimo numero di articoli pubblicati, la maggior parte della documentazione è stata ottenuta su modelli in vitro o animali, rendendo alquanto problematica l'interpretazione degli effetti di una specifica integrazione di CLA nell'uomo.
Tra i potenziali effetti descritti in letteratura possiamo ricordare:
- L'azione anticancerogena: sembra esplicarsi attraverso la modulazione del segnale apoptotico, sia su modelli in vitro che su modelli animali, nei confronti di patologie neoplastiche a carico della mammella, del polmone e dell'intestino. Mancano ad oggi trials clinici significativi che mostrino questa capacità anche sull'uomo;
- L'azione antitrombotica: garantita dalla modulazione della sintesi di acido arachidonico e di molecole pro infiammatorie, come trombossani, leucotrieni ed alcune prostaglandine. Grazie a tale attività il CLA presenterebbe un importante azione protettiva nei confronti dell'apparato cardiovascolare;
- L'azione immunomodulatoria: attiva anche su individui sani, permetterebbe la riduzione di immunoglobuline responsabili delle reazioni allergiche (IgE), incrementando nel contempo l'efficacia della risposta immunitaria specifica.
L'utilizzo di acido linoleico coniugato in ambito sportivo, non si deve ai suddetti effetti, ma soprattutto all'osservazione delle variazioni sulla composizione corporea. Entrando più nel dettaglio, si è osservata un'importante azione ripartitiva, che ha garantito una diminuzione significativa dei livelli di massa grassa a favore di quella muscolare. Quest'azione - particolarmente evidente su modelli animali, dove i dosaggi utilizzati superano di gran lunga quelli applicabili all'uomo - si riduce drasticamente sugli umani, dove la perdita ponderale indotta dalla supplementazione con CLA si aggirerebbe intorno ai 0.09 kg/settimana.
I meccanismi molecolari responsabili di questa azione sembrano sostenuti da:
- Inibizione della lipoprotein lipasi, con riduzione dell'uptake di acidi grassi e relativa lipogenesi;
- Induzione dell'apoptosi di pre-adipociti;
- Aumentata espressione di proteine disaccoppianti mitocondriali, con incremento della termogenesi indotta;
- Aumento del dispendio energetico muscolare, mediato dall'aumentata espressione di carnitina acetil transferasi, enzima necessario a trasportare gli acidi grassi nel mitocondrio con conseguente ossidazione:
- Induzione della sintesi proteica: effetto ancora non dimostrato.
Il dosaggio proposto dai vari studi presenti in letteratura, prevede una serie di valori compresi tra i 2 grammi ed i 6.4 grammi di CLA al giorno, anche se quello più replicato e che sembra dare risultati migliori si aggira intorno ai 3.4 grammi.
Generalmente non si dovrebbero superare i limiti compresi tra 0.015 -0.1 gr/kg al giorno.
Nessun commento:
Posta un commento